La città svizzera rende omaggio a uno degli artisti più conosciuti della nostra epoca con una mostra che ripercorre la sua carriera e i temi attorno a cui ruota la sua ricerca.
C’è tempo fino al 14 gennaio per visitare Journey without Arrivals, la mostra che il Centre d’Art Contemporain di Ginevra dedica a Qiu Zhijie, offrendo al pubblico un dettagliato excursus sulla sua carriera trentennale e sull’approccio “olistico” dell’artista cinese all’arte e all’esistenza in genere.
Adattando all’estetica odierna tecniche antiche come la calligrafia e le pratiche di matrice artigianale, Qiu Zhijie catapulta lo sguardo dell’osservatore in una dimensione in cui convivono passato e presente e in cui l’arte diventa conditio sine qua non per innescare una riflessione sulla società, la politica e la cultura globale.
Concepita in basi a criteri tematici lontani dalla cronologia, la mostra ginevrina ha visto Qiu Zhijie impegnato in prima persona nella messa a punto del percorso espositivo, che invita a un vero e proprio viaggio alla scoperta del suo universo artistico, filosofico e familiare.
Come in un caleidoscopio, le celeberrime mappe ideate da Qiu Zhijie sembrano sovrapporsi e alternarsi, proponendo un nuovo modo di guardare al mondo così come lo conosciamo. Utilizzate dall’artista come strumento per conoscere un territorio, le mappe pittoriche esistono infatti sempre in relazione a qualcos’altro, suggerendo un’idea di interconnessione basata sulle relazioni umane e sulle peculiarità naturali.
[Immagini: Qiu Zhijie, Journeys without Arrivals. Exhibition view della mostra al Centre d’Art Contemporain di Ginevra, 2017. Photo by Annik Wetter]