L'ascesa e la caduta di Robert Moses, l'uomo che plasmò New York per larga parte del Novecento, sono al centro di uno spettacolo in scena fino al 7 gennaio al Theatre at Saint Clement's. Tra potere, amore e disfatta.
Ci pensa il musical Bulldozer: The Ballad of Robert Moses a introdurre al grande pubblico la figura di Robert Moses, l’urbanista e costruttore statunitense artefice di una serie di discussi interventi che, nel corso del Noveento, hanno di fatto determinato lo sviluppo futuro e l’impostazione urbana di New York.
Fino al 7 gennaio, il Theatre at Saint Clement’s, proprio nella Grande Mela, ospita uno spettacolo che ne ricostruisce l’epopea, legandosi anche alla pubblicazione del 1974 con cui il pluripremiato biografo Robert A. Caro ne ricostruì per primo il profilo.
Nel corso dei suoi 90 minuti, lo spettacolo vede affiancarsi sul palco cinque interpreti che offrono un inquadramento completo della vicenda umana e professionale di Moses: ne viene presentato il suo contributo visionario – non immune da errori ed eccessi di poteri – allo sviluppo di New York, insieme alle ragioni della sua disfatta, aprendo anche un varco nelle sue relazioni sentimentali.
Diretto da Karen Carpenter, Bulldozer: The Ballad of Robert Moses impiega i costumi d’epoca di Bobby Frederick Tilley e un allestimento composto di impalcature progettato da Ken Larson; l’impianto luci porta la firma di Zach Blane, che ha scelto anche fasci colorati per dare vita a una fosca atmosfera. La colonna sonora non rinuncia ad echi pop-rock.
[Immagine in apertura: fonte The Broadway Blog – thebroadwayblog.com]