Ribattezzato da Frank Zappa il "Michelangelo del Fumetto", il grande fumettista italiano è al centro di una retrospettiva promossa nell'ambito dell'undicesima edizione del festival "Le Strade del Paesaggio". In occasione dell'apertura, sabato 16 dicembre al Museo del Fumetto di Cosenza, sarà presente lo stesso Tanino Liberatore.
Conto alla rovescia, a Cosenza, per l’apertura della sezione Off de Le Strade del paesaggio, il festival che la città calabrese dedica, già da alcuni anni, al multiforme universo del fumetto. Sabato 16 dicembre, il Museo del Fumetto di Cosenza tornerà a essere l’epicentro della manifestazione, ospitando residenze d’artista, incontri, performance interdisciplinari, all’insegna della contaminazione tra fumetto, moda e musica.
Appuntamento clou della giornata sarà l’apertura di Tratti e ritratti, retrospettiva dedicata all’opera omnia di Tanino Liberatore. Fumettista, illustratore e pittore italiano, classe 1953, l’artista è infatti al centro di un’ampia monografica che ne ripercorre l’intera produzione a partire dal personaggio di Ranxerox, creato dalla fantasia del compianto Stefano Tamburini 40 anni fa.
Aperta fino al 23 dicembre, la mostra include sezioni tematiche che permetteranno di ricostruire il profilo dell’artista: dagli acquerelli con soggetti erotici agli studi e agli sketchboard, fino alle tavole con storie brevi pubblicate su Frigidaire e sul mercato francese, Paese nel quale risiede da oltre 30 anni.
In Tratti e ritratti è inoltre inclusa una sezione dedicata al fumetto Lucy, disegnato da Liberatore e scritto da Patrick Norbert nel 2007, uscito solo di recente oltre i confini francesi a cura di COMICON edizioni.
Nella medesima sede espositiva cosentina e nell’ex convento di Santa Chiara saranno inoltre visitabili ulteriori rassegne espositive. Si segnalano Marathon, con opere tratte dall’omonimo fumetto disegnato da Massimiliano Veltri; Finchè regge il cuore, con i disegni di Gianluca Gallo realizzati per il libro pubblicato da Rizzoli e Il vento e le maree, focalizzata sulla produzione dell’artista cosentina Ilaria Anselmo, scomparsa nel 2016 all’età di 29 anni.