A partire dal 18 gennaio, il Teatro Litta di Milano ospiterà "Salomè. Di Oscar Wilde/Giovanni Testori", dramma che combina la lingua carnale dello scrittore e drammaturgo Giovanni Testori con la poesia di Oscar Wilde.
Per la regia di Alberto Oliva, Salomè. Di Oscar Wilde/Giovanni Testori calcherà il palcoscenico del Teatro Litta di Milano fino al 28 gennaio prossimo. Sul palco andrà in scena un “connubio travolgente” tra la parola “materica, carnale, moderna” del drammaturgo italiano Testori e la “limpida ed estetizzante poesia” dell’autore irlandese Oscar Wilde che compose questo atto unico, in lingua francese, nel 1891.
A interpretare l’elaborazione drammaturgica curata da Alberto Oliva e Mino Manni saranno lo stessi Manni, Francesco Meola, Giovanna Rossi e Valentina Violo, accompagnati dalla voce fuori campo di Franco Branciaroli.
Nei suoi 70 minuti, lo spettacolo ripercorrerà “il gioco dei potenti” nel quale si intrecciano i destini del re Erode e di Salomè, la figlia di Erodiade, citata anche nei Vangeli per aver ordinato la decapitazione del profeta Iokanaan, ovvero il Giovanni Battista della tradizione cristiana.
Un dramma estremo, nel quale gli spettatori sono invitati a fermarsi dinanzi alle conseguenze di azioni dettate dai più perversi e oscuri angoli della mente: per assecondare un piacere, quanto si è disposti a rischiare? “Erode firma un assegno in bianco, il patto di Faust con Mefistofele al contrario – come indicano le note di regia. – Non vende l’anima al diavolo per la conoscenza, ma per la lussuria, per un lungo ma limitato momento di carnalità suprema.”