Fino al 29 gennaio, l'ADAM- Brussels Design Museum ospita una mostra che ripercorre la storia dei Componibili, dalla nascita negli anni Sessanta fino alle declinazioni contemporanee. A celebrare i 50 anni del fortunato complemento d'arredo, progettisti di livello internazionale come Philippe Starck e Nendo.
Sono i progetti di designer del calibro di Ron Arad, Mario Bellini, Antonio Citterio, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Nendo, Fabio Novembre, Philippe Starck, Patricia Urquiola, a comporre il percorso espositivo della mostra A Tribute to Componibili.
Ospitata all’ADAM- Brussels Design Museum e realizzata in collaborazione con il Kartell Museo di Milano, l’esposizione ricostruisce l’intera vicenda dei celeberrimi Componibili, la cui origine si deve ad Anna Castelli Ferrieri. Proprio all’architetto e interior designer italiana, scomparsa nel 2006, si deve l’ideazione del primo mobile di questa fortunata serie.
Nel 1967 Anna Castelli Ferrieri sviluppò infatti il primo esemplare dei Componibili, proponendo strutture impilabili e modulari realizzate in ABS, un nuovo tipo di plastica utilizzata all’epoca per la prima volta. “Con “Tribute to Componibili. 50th Anniversary” vogliamo offrire una vera e propria narrazione emozionale – ha dichiarato Claudio Luti, presidente Kartell – che racconta le evoluzioni del prodotto e di come sia stato capace di intendere la progettazione di interni e di incontrare fin da subito il nuovo gusto contemporaneo dell’abitare“.
In occasione del cinquantenario, questa rassegna indaga quindi la fortuna di quest’arredo, le sue trasformazioni, la peculiare capacità di adattarsi a diversi contesti grazie alla semplicità, funzionalità e modularità.
La mostra è stata inaugurata in concomitanza con l’ultima edizione della kermesse Brussels Design September ed è eccezionalmente arricchita con le interpretazioni dei designer belgi.