Realtà virtuale, arte contemporanea, attenzione per le specie autoctone, nuovi contenuti a carattere storico e tecnico: per una delle più complesse realizzazioni ingegneristiche dell'Olanda è tempo di importanti novità.
A 100 anni dall’avvio dei lavori per la costruzione della diga Afsluitdijk, tra le più imponenti opere di ingegneria di tutti i tempi, in Olanda è stato intrapreso un lungo processo che promette di estendere la conoscenza di questo sito e del suo territorio. Lunga 32 chilometri, la diga delimitò il passaggio dell’acqua al Mare del Nord, rendendo il Zuiderzee – Mare del Sud – il lago IJsselmeer.
Il progetto intrapreso in occasione della ricorrenza è ampio e ha rilievo anche artistico. L’architetto Dirk Roosenburg – nonno del fondatore dello studio di architettura OMA, Rem Koolhaas – progettò le strutture con cui si prepara a confrontarsi l’artista e designer olandese Daan Roosegaarde.
Una porzione della diga diverrà dunque sede dell’installazione artistica permanente Gates of Light, un intervento nel quale l’impiego della luce è connesso con il passaggio delle automobili. Per il funzionamento dell’opera è stato utilizzato un particolare sistema riflettente che non necessita di elettricità, ponendosi così in coerenza con i principi espressi dal Governo olandese sul fronte energetico: entro il 2030 il Paese adotterà sulle strade un piano energetico sostenibile ad hoc.
Ai lavori di rafforzamento e miglioramento, attualmente in corso, nel 2018 si affiancheranno operazioni che renderanno la diga Afsluitdijk un polo di attrazione turistica. La sua storia sarà raccontata nel centro visitatori che aprirà proprio nel corso di quest’anno, mentre all’estremità settentrionale della diga, all’altezza del Kornwerdezand, sarà inaugurato l’Afsluitdijk Wadden Center.
Oltre alle funzioni tipiche di un centro espositivo, questo nuovo sito di interesse sarà dotato di un punto panoramico e di un centro informativo sul Mare di Wadden e sulla storia dell’IJsselmeer.
Grande attenzione sarà infine riservata alle specie autoctone, come testimoniato dalla realizzazione di un centro per la protezione dei pesci migratori: in questo modo gli animali potranno passare dall’acqua dolce all’acqua salata senza impedimenti.