La città lombarda sta per ospitare un’importante rassegna dedicata al collezionismo privato locale. Cento opere provenienti dalle raccolte bresciane, realizzate fra l’Ottocento e il secolo scorso, sono riunite a Palazzo Martinengo. Tra loro, anche un dipinto inedito di Pablo Picasso.
Mancano solo poche ore all’inaugurazione di Picasso, de Chirico, Morandi. 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane, la mostra ospite di Palazzo Martinengo, a Brescia, dal 20 gennaio al 10 giugno. Nel solco di una iniziativa avviata nel 2014 con un focus dedicato alle opere rinascimentali e barocche, la rassegna punta stavolta i riflettori sul periodo compreso fra l’Ottocento e il secolo scorso, dando risalto ai capolavori presenti nelle collezioni private bresciane.
Dal Neoclassicismo fino agli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, passando attraverso Romanticismo, Futurismo, Metafisica e “Ritorno all’ordine”, la mostra riunirà una preziosa selezione di opere conservate nelle raccolte delle più illustri famiglie di collezionisti bresciane, afferenti a due diverse estrazioni: quella aristocratico-nobiliare e quella cui appartengono industriali, professionisti e semplici appassionati.
L’itinerario espositivo prenderà le mosse dalle opere di artisti come Faustino Joli, Francesco Filippini, Achille Glisenti, Arnaldo Soldini a Cesare Bertolotti, tra i membri della scuola pittorica bresciana ottocentesca, per poi dare risalto ai capolavori di maestri internazionali come Balla, Boccioni, Depero, de Chirico, Carrà, Burri, Manzoni, Vedova e Fontana.
Inoltre, il pubblico avrà l’opportunità di ammirare, per la prima volta, un’opera inedita di Picasso, ritrovata dal curatore Davide Dotti e recentemente autenticata dalla Fondazione Picasso di Parigi. Stiamo parlando della Natura morta con testa di toro, un olio su tela (immagine in apertura) che l’artista dipinse nel 1942, in un momento delicato sia per Picasso sia per gli equilibri mondiali. Il dipinto fornisce una preziosa chiave di lettura per interpretare le serie delle teste di toro e la produzione picassiana negli anni della guerra.