La città slovena sta per ospitare un'affascinante mostra, che riunisce gli scatti di alcuni fra i più importanti fotografi del Neorealismo italiano, da Gianni Berengo Gardin a Mario Giacomelli.
Si intitola NeoRealismo. The New image in Italy, 1932–1960 la rassegna che, dal 30 gennaio al 31 marzo, animerà gli ambienti della National Gallery of Slovenia, a Lubiana. Organizzata in collaborazione con Galerija Fotografija, la mostra punta i riflettori sull’arte dello scatto e sulle atmosfere di una determinata epoca culturale e sociale italiana.
Approfondendo i legami tra fotografia, cinema e letteratura, l’esposizione trae origine dalla tesi in base alla quale le radici del Neorealismo affonderebbero nel periodo fascista, restituendo, attraverso le immagini, i diversi punti di vista dei fotografi sul loro tempo.
Anche le sezioni che compongono la mostra, a cura di Enrica Viganò, indagano i punti di contatto fra i vari ambiti della creatività ‒ dalla letteratura al cinema alle arti visive ‒ delineando così le peculiarità di un trentennio particolarmente denso sullo sfondo della storia nostrana.
Gianni Berengo Gardin, Cesare Colombo, Mario Dondero, Mario Giacomelli, Ugo Mulas, Fulvio Roiter, Chiara Samugheo e Tazio Secchiaroli sono solo alcuni dei fotografi che hanno realizzato gli oltre duecento scatti in mostra, mentre la Galerija Fotografija, sempre a Lubiana, renderà omaggio a Nino Migliori con la monografica intitolata The Fifties.
[Immagine in apertura: Mario De Biasi, Gli italiani si voltano, Milano, 1954]