Dal 31 gennaio al 4 febbraio la quarta edizione del Ghent Light Festival arricchisce il centro storico della città belga - e non soltanto quello - con gli interventi site-specific di una selezione di ligh artist contemporanei: il risultato è uno spettacolo multiforme, che svela le bellezze urbana da una prospettiva inedita.
Arrivano da tutto il mondo gli artisti selezionati per la nuova edizione del Ghent Light Festival, appuntamento in programma nella città d’arte belga a partire dal prossimo 31 gennaio.
La quarta edizione della kermesse presenta alcune novità, a partire dal prolungamento dell’evento – che “conquista” un giorno in più – e dall’aggiornamento del percorso di visita.
Quest’anno, infatti, nel circuito non rientreranno solo il centro storico e il cosiddetto Arts Quarter – il distretto urbano a più alta densità artistica nel quale sono posizionati i principali musei della città, tutti raggiungibili a piedi l’uno dall’altro: anche una porzione di città legata al suo passato industriale farà da cornice agli interventi site-specific, che si potranno ammirare fino al 4 febbraio.
Compresa nell’itinerario del Ghent Light Festival, per esempio, sarà anche la centrale elettrica Luminus, all’interno del Zonder-Naampark, le cui pareti e i cui silos si accorderanno con il ritmo delle sessioni di improvvisazione live del dj Milosh Luczynski attraverso immagini e video.
Per l’intera durata del Ghent Light Festival, a partire dal tramonto, si potrà guardare alla città da una prospettiva diversa e affascinante: le geniali e sorprendenti installazioni luminose daranno vita a uno spettacolo emozionante, in grado di coinvolgere e suggestionare i visitatori di tutte le età.
Oltre 40 i progetti compresi nel programma messo a punto quest’anno.
Proveniente dall’Ungheria, l’artista Limelight presenta a Gand l’opera Time Paradox, offrendo agli spettatori una sorta di viaggio nel tempo nella storia della città. Proiezioni tridimensionali si alterneranno sulle facciate degli edifici affacciati sulla piazza di St Pietersplein, generando un’animazione in cui architettura, musica e storytelling si incontrano.
Di base nella città belga di Anversa, il Nacht Collectief firma Convergence , un’opera in cui luci al LED si combinano con fili di nylon generando un’intrigante illusione ottica. A fare da cornice a questo intervento è il giardino del Castle Of Gerald The Devil, uno scenario storico e poetico all’interno del quale il concetto statico di luce sembra divenire tangibile.
[Immagine in apertura: Pitaya, Installazione di light art ‘Blue Birds’, ispirata a una favola di Maurice Maeterlinck]