La cittadina inglese, dove il celebre scrittore compose una delle sue opere più note, fa da sfondo a una mostra che indaga l’influenza esercitata da T.S. Eliot sulle arti visive.
Si intitola Journeys with ‘The Waste Land’, la mostra che – dal 3 febbraio al 7 maggio prossimi – sarà allestita negli spazi della galleria Turner Contemporary, a Margate, in Inghilterra. Come chiarito dal titolo, la rassegna evoca il poemetto composto dallo scrittore nel 1922, proprio durante un soggiorno nella cittadina inglese, in concomitanza con una fase cruciale della sua carriera e un delicato momento della sua vita.
L’esposizione intende mettere in luce l’influenza esercitata dalla poetica di The Waste Land sulle discipline visive del Novecento e di oggi, riunendo oltre sessanta artisti e circa un centinaio di opere, nell’ambito di un progetto triennale che ha coinvolto un gruppo di ricerca formato da alcuni abitanti di Margate.
I lavori in mostra spaziano dal dipinto di Edward Hopper Night Windows del 1928 (nell’immagine in apertura), che riecheggia le atmosfere tratteggiate da T.S. Eliot, a The Waste Land, l’installazione firmata nel 2007 da Vibeke Tandberg che dà nuova forma alle parole dello scrittore, fino agli interventi creati ad hoc da John Newling, autore nel 2017 della scultura Eliot’s Notebooks.
Emblema di una precisa epoca storica e rivoluzionaria icona della letteratura, l’opera di T.S. Eliot ha lasciato un segno nella formazione e nel linguaggio di intere generazioni di artisti, divenendo una pietra miliare del secolo scorso e non solo.