L’inventore del glam rock ci ha lasciati il 10 gennaio del 2016, appena due giorni aver compiuto 69 anni. Sky Arte HD ne ricorda un periodo fondamentale per la sua evoluzione artistica, attraverso un documentario dedicato ai celebri Hansa Studios di Berlino, dove Bowie e altri musicisti hanno registrato alcuni fra i loro brani migliori.
Amato dalla critica musicale e dai suoi stessi colleghi musicisti per il talento, la capacità di reinventarsi musicalmente e come icona, David Bowie ha lasciato un vuoto incolmabile nei fan e appassionati di musica scomparendo due anni fa – esattamente il 10 gennaio 2016.
Bowie – pseudonimo di David Robert Jones – era nato a Londra l’8 gennaio del 1947 e, dopo aver partecipato alla formazione di varie band, aveva raggiunto il successo da solista nei primi anni Settanta, per poi attraversare cinque decenni di musica rock e conquistare la fama di inventore del glam rock con i suoi numerosi alter ego, Ziggy Stardust e poi Thin White Duke, tra gli altri.
Proprio quest’ultimo personaggio segnò una delle più importanti svolte artistiche nella sua carriera, che lo portò successivamente a trasferirsi a Berlino Ovest e a realizzare i dischi della famosa trilogia berlinese: Low (1977), Heroes (1977) e Lodger (1979). Dei tre album solo Heroes fu registrato a Berlino, all’interno degli Hansa Studios, che Bowie preferì a quelli americani: una scelta che contribuì a renderli leggendari.
E proprio la mitica storia di questi studi di registrazione sarà protagonista del documentario Hansa Studios: da Bowie agli U2 – La Musica ai tempi del Muro, in onda mercoledì 10 gennaio su Sky Arte HD, nel giorno in cui ricorre l’anniversario della tragica scomparsa del Duca Bianco.