A Quattordici anni di distanza dalla scomparsa dell'artista brasiliana Lygia Pape, una delle sue ultime opere è ospitata al Moderna Museet di Stoccolma. Offrendo un'immersione in un universo visivo sospeso tra reale e immaginario.
Con la mostra Lygia Pape: Ttéia 1, C il Moderna Museet di Stoccolma si concentra su una figura di primo piano dell’arte brasiliana del Novecento. Scomparsa nel 2004, la scultrice fu un’esponente di rilievo del Neo-Concrete Movement, al quale aderì nel 1959 dopo un periodo all’interno del Grupo Frente.
La sua installazione Ttéia 1, C sarà esposta negli spazi del Moderna Museet di Stoccolma dal 2 febbraio al 13 maggio, accendendo i riflettori sui tema dell’esplorazione poetica dello spazio e della luce e sull’uso sperimentale di forme geometriche, lungamente affrontati dall’autrice nel corso della sua carriera, come ha sottolineato la curatrice Matilda Olof-Ors.
Dopo aver lavorato con una pluralità di media – pittura, xilografie, sculture, film e performance – spesso usati anche in forma congiunta, nella fase finale della sua parabola artistica Lygia Pape ha realizzato l’allestimento denominato Ttéias, impiegando un neologismo creato dalla lei stessa che allude alla parola portoghese “teia”.
In Ttéia 1, C la dimensione definita dall’artista è sospesa tra reale e immaginario, grazie alla combinazione scenografica e geometrica di fili d’oro e d’argento collocati all’interno dello spazio, dal pavimento al soffitto o in angoli di una certa stanza. L’interazione tra la luce, i singoli elementi costitutivi dell’installazione e il movimento dei visitatori incide nella percezione di quest’opera, presentata con successo nel corso della 53. Biennale di Venezia, nel 2009.
Si tratta di un lavoro fondamentale, da annoverare tra “i suoi tentativi di cancellare il confine tra l’arte e lo spazio dello spettatore“, ha indicato ancora Olof-Ors.