Saranno cinquanta le biografie delle progettiste complessivamente disponibili sul sito "Pioneering Women of American Architecture", lanciato da una fondazione statunitense in nome di "una visione più diversificata e inclusiva della storia dell'architettura".
Hanno progettato comunità utopiche, case popolari, cucine “razionali”, letti pieghevoli, “case solari”: erano donne e architetti e un sito racconta per la prima volta, in maniera approfondita, le loro storie e il loro contributo nello sviluppo dell’architettura americana. In Pioneering Women of American Architecture, accessibile online, è infatti raccolta una collezione di profili di progettiste, nate prima del 1940 e accomunate dalla necessità di lottare sia per ottenere l’accesso alla professione di architetto, sia per il riconoscimento del proprio lavoro.
L’idea è stata sviluppata dalla Beverly Willis Architecture Foundation, un’organizzazione con sede a New York, che ha già reso disponibili sul web circa la metà delle 50 biografie complessivamente previste dal progetto.
Obiettivo dell’iniziativa è delineare un panorama “più diversificato e inclusivo della storia dell’architettura“, come dichiarato in un’intervista da una delle curatrici di Pioneering Women of American Architecture. Un processo che passa anche attraverso la riscoperta di personalità spesso trascurate dalle pubblicazioni di settore, ma assolutamente meritevoli di attenzione.
I dati disponibili online sono il risultato di un’intensa azione di ricerca, che ha previsto centinaia di interviste, ricerche in decine di archivi, verifiche sul campo e interventi mirati sui fronti della documentazione fotografica, del reperimento di disegni e di altri materiali di progetto.
Con l’obiettivo di contrastare le disparità di genere ancora presenti in questo ambito professionale e di incoraggiare le giovani donne a intraprendere con fiducia questo tipo di formazione universitaria, il progetto ricorda, tra le altre figure, Louise Blanchard Bethune, prima donna ad essere ammessa all’American Institute of Architects, e Norma Merrick Sklarek, tra le prime donne afroamericane a entrare nel campo della progettazione, autrice di importanti interventi in California, nonché attivista contro le discriminazioni sul posto di lavoro.
[Immagine in apertura: Charles e Bernice Alexandra Kaiser Eames, meglio conosciuta come “Ray” Eames]