Nella città che diede di natali a un gigante della scultura italiana come Arturo Martini, Treviso, i riflettori si accendono anche su Auguste Rodin, al quale il Museo Santa Caterina dedica una monografica con circa 70 opere. Visitabile fino al 3 giugno.
Con la mostra Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet si conclude il ciclo di omaggi che numerose sedi espositive internazionali hanno promosso, nel corso del 2017, sulla scia del primo centenario della scomparsa del noto scultore francese.
Aperta fino al 3 giugno prossimo e curata da Marco Goldin, dopo il Grand Palais a Parigi e il Metropolitan a New York anche l’Italia con Treviso, città natale di un altro celebre scultore come Arturo Martini, indaga la produzione di Rodin da due principali angolazioni.
Il percorso della rassegna allestita nella cornice del Museo Santa Caterina di Treviso – promossa dall’amministrazione comunale locale e organizzata da Linea d’ombra – si snoda tra 50 sculture e 25 opere su carta, riunendo insieme tutti i capolavori più noti dello scultore. Il corpus dei lavori selezionati saranno allestiti anche nella sala ipogea del complesso di Santa Caterina, recentemente restaurata e intitolata a Giovanni Barbisan, che viene inaugurata proprio per questa occasione.
Dal Bacio al Pensatore; al Monumento a Balzac all’Uomo dal naso rotto fino alle maquettes, spesso comunque di vasto formato, delle opere monumentali, Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet attiva un confronto tra opere diverse per scala, tecnica e periodo di esecuzione.
In particolare, la presenza dei lavori su carta consentirà di ripercorrere la fase di avvio della carriera dell’artista, che iniziò il suo percorso artistico alla Petite Ècole concentrandosi proprio sul disegno. A trasferire a Treviso la dimensione nell’epoca in cui Rodin operò – e la sua influenza su altri autori – sono una grande tela di Edvard Munch, del 1907, che ritrae la statua del Pensatore nel giardino del dottor Linde a Lubecca, e un quadro di Monet: si tratta della stessa tela esposta in occasione della mostra Monet/Rodin, che si tenne nella galleria di Georges Petit, a Parigi, nell’estate 1889.
In contemporanea con la monografica su Rodin il rinnovato Museo “Luigi Bailo” di Treviso ospita un importante omaggio ad Arturo Martini e una mostra sull’altro grande artista trevigiano del Novecento europeo, Gino Rossi: entrambe sono parte integrante del progetto curato da Marco Goldin.
[Immagine in apertura: Auguste Rodin, Paolo e Francesca tra le nuvole, 1904-1905. Parigi, Musée Rodin. © Musée Rodin, foto Christian Baraja]