La nuova serie in arrivo su Sky Arte HD, dedicata agli artisti considerati “immortali”, è un’ottima occasione per ripercorrere la storia dei luoghi che ne custodiscono le spoglie.
Si intitola Gli Immortali ‒ Artisti per sempre la serie che, da venerdì 23 febbraio, offrirà al pubblico un viaggio alla scoperta degli artisti entrati nella Storia grazie a un talento creativo che ha reso il loro ricordo imperituro. Da Charles Baudelaire a Fabrizio De André, da Oscar Wilde a Giacomo Leopardi, da Rudolf Nureyev a Tommaso Marinetti, sono molti gli immortali consegnati alla memoria dei posteri e altrettanti i luoghi che conservano le loro spoglie.
Spesso considerati luoghi lugubri e carichi di presagi, i cimiteri custodiscono in realtà vicende individuali e collettive dense di significati, soprattutto se hanno segnato l’esistenza di artisti che hanno impresso una svolta alla storia creativa passata e recente. La serie condotta da Giorgio Porrà narra al pubblico le caratteristiche di questi luoghi, a partire dalle tombe illustri che essi ospitano.
Ne sono un esempio i cimiteri di Montparnasse a Parigi e di Staglieno a Genova, dove sono custodite le tombe di Charles Baudelaire e Fabrizio De André. Inizialmente costruito fuori dal perimetro parigino, il cimitero di Montparnasse fu successivamente incluso nel territorio della città con l’ampliamento dei confini voluto da Napoleone III nel 1860. Destinato a ospitare le salme dei meno abbienti, non reclamate da alcuno, con il passare del tempo nel cimitero parigino furono inumate le spoglie di grandi artisti e intellettuali come Jean-Paul Sartre, Man Ray, Guy de Maupassant, Chaïm Soutine, Samuel Beckett e Julio Cortázar; oltre, naturalmente, a Charles Baudelaire.
Anche il cimitero di Staglieno, a Genova, considerato uno dei cimiteri monumentali più importanti d’Europa, è ricco di tombe illustri ‒ da Gilberto Govi a Emanuele Luzzati, sino a Fabrizio De André.
Costruito attorno alla metà dell’Ottocento, il cimitero genovese si estende oggi su una superficie di 330mila metri quadrati, rappresentando una delle mete turistiche più gettonate della città, grazie anche all’alto valore artistico delle sue sculture tombali. Non è un caso che i Joy Division ne abbiano scelte due come copertine di altrettanti dischi.
Affonda le radici nella storia più recente il cimitero civico de La Maddalena, in Sardegna, che iniziò a essere usato in sostituzione del vecchio, demolito – fra polemiche e rimostranze – nel 1948. Qui riposa Gian Maria Volonté, attore fra i più conosciuti del secolo scorso, originario di Milano ma amante del territorio sardo e scomparso dalle scene in maniera improvvisa.
Proprio come Jim Morrison, le cui spoglie si trovano ora nel cimitero parigino di Père-Lachaise, il luogo di sepoltura più visitato al mondo. Attualmente esteso su 43 ettari, fu inaugurato all’inizio dell’Ottocento e oggi è meta di veri e propri pellegrinaggi alle tombe di celeberrimi artisti, come Eugène Delacroix, Amedeo Modigliani, Jeanne Hébuterne, Max Ernst e Claude Chabrol.