Il BOZAR di Bruxelles sta per fare da cornice a una mostra suggestiva, che riunisce alcuni fra i grandi interpreti spagnoli della natura morta. Presenti naturalmente artisti di epoca moderna, come Vélazquez e Goya, ma anche autori del Novecento del calibro di Picasso, Dalí e Miró.
Dal 23 febbraio al 27 maggio, il BOZAR di Bruxelles “parlerà” spagnolo, complice la mostra intitolata Spanish Still Life. Come sottolinea il titolo, la rassegna offrirà al pubblico una panoramica su un genere pittorico senza tempo, declinato attraverso la creatività di alcuni fra i più celebri artisti iberici, come Velázquez, Goya, Picasso, Miró e Dalí.
Curata da Ángel Aterido, tra i massimi esperti dell’argomento, l’esposizione affonda le radici nell’epoca secentesca per poi dipanarsi lungo 4 secoli, fino a raggiungere il Novecento.
Nonostante l’ampia popolarità conquistata presso le corti e i committenti, la natura morta fu un genere relativamente poco apprezzato. La mostra belga intende regalare nuovo lustro a questo filone pittorico, riunendo una serie di capolavori di epoche diverse.
Seguendo un’impostazione cronologica e tematica, la rassegna prende il via con le istanze barocche e raggiunge le Avanguardie novecentesche, concentrandosi sulle tante sfumature assunte da questo genere nell’arco dei secoli ‒ dal florilegio della natura ai messaggi di ordine morale.
Dà il via alla mostra l’opera di Sanchez Cotán ‒ ritenuto il padre fondatore del genere e un punto di riferimento per le generazioni successive ‒ cui si succedono i lavori di artisti del calibro di Velázquez, Zurbarán e Goya, propedeutici agli esperimenti visivi di Picasso, Dalí e Miró e di artisti contemporanei quali Barceló e López.