Riunendo insieme opere della collezione Thyssen-Bornemisza Art Contemporary e lavori prodotti dal centro Le Fresnoy, la mostra in corso a Tourcoing (in Francia) prende in esame la vastità della dimensione marina, presenza imprescindibile del nostro pianeta, ricorrendo al metro dell'arte.
Qual è il punto di vista degli uomini sugli oceani? In quale modo queste vaste porzioni di acqua che separano le terre emerse, definendo allo stesso tempo la loro autonomia geografica, sollecitano l’interesse degli artisti contemporanei?
A Tourcoing, nella regione dell’Alta Francia, la mostra Oceans. Une vision du monde au rythme des vagues, aperta fino al 22 aprile presso Le Fresnoy – Studio national des arts contemporains, chiama a raccolta una nutrita schiera di autori internazionali.
Dando evidenza a lavori che indagano le dimensioni culturali, politiche e biologiche degli oceani, il progetto espositivo curato da Stefanie Hessler propone ai visitatori una riflessione corale in merito a una delle presenze imprescindibili del nostro pianeta.
Doug Aikten, Atif Akin, Darren Almond, Julian Charrière, Edith Dekyndt, Simon Faithfull, Ellie Ga, Tue Greenfort, Ariel Guzik, Newell Harry, Alexander Lee, Basim Magdy, Eduardo Navarro, Enrique Ramirez, Sissel Tolaas, Janaina Tschäpe et David Gruber, Ana Vaz, Jana Winderen e Susanne M. Winterling sono gli artisti coinvolti in questa narrazione collettiva. Impiegando media eterogenei, nell’allestimento progettato da Philipp Krummel si susseguono inedite letture degli oceani: dalle esplorazione del simbolismo mitico dell’acqua alle affinità con gli scenari contemporanei, popolati di ambienti ipermediali e programmi per la “navigazione” sul web. Presenti anche analisi e suggestioni di matrice ambientalista.
Oceans. Une vision du monde au rythme des vagues è il risultato della collaborazione tra Le Fresnoy e la fondazione d’arte contemporanea TBA21-Academy, la cui azione è rivolta verso i temi ambientali, con particolare riguardo per gli oceani. Di recente, la TBA21-Academy ha completato la sua sedicesima spedizione, nel corso della quale artisti e scienziati hanno immaginato e sperimentato ipotesi riguardanti la trasformazione dei territori oceanici. I risultati di queste indagini confluiscono anch’essi nel percorso espositivo.