È in corso fino al 21 maggio nel torinese Palazzo Madama la mostra “Perfumum. I profumi della Storia”: un racconto sulla loro evoluzione dall’Antichità al Novecento, attraverso oltre 200 oggetti esposti.
Il desiderio di trattenere i profumi, conservarli e di godere della loro fragranza accompagna la storia dell’uomo dall’antichità a oggi. Così la mostra Perfumum. I profumi della Storia – in corso fino al 21 maggio a Palazzo Madama, Torino – si presenta come un racconto sull’evoluzione e la pluralità dei significati del profumo dall’antichità greca e romana al Novecento, visto attraverso più di 200 oggetti esposti, tra oreficerie, vetri, porcellane, affiche e trattati scientifici.
Un excursus che parte dai molteplici significati assegnati al profumo dall’antico Egitto – da simbolo dell’immortalità associato alla divinità, a strumento di igiene, cura del corpo e seduzione – fino, appunto, al Novecento. Qui, fanno bella mostra di sé prestigiosi flaconi, tra cui quelli creati da René Lalique per François Coty, da Baccarat per Guerlain, ma anche gli eccezionali Arpège di Jeanne Lavin, Shocking di Elsa Schiaparelli, Diorissimo di Christian Dior.
[Immagine in apertura: Boccetta Murano, XVIII secolo, Torino, Palazzo Madama- Museo Civico d’Arte Antica]