Mendrisio ha il suo "pantheon dell'architettura", un edificio progettato da Mario Botta e destinato a diventare un nuovo punto di riferimento per il dibattito attorno alla progettazione contemporanea.
Lo scorso mercoledì, 7 febbraio, a Mendridio il pubblico ha fatto la conoscenza ufficiale di una nuova struttura appartenente all’Università della Svizzera italiana: è il Teatro dell’architettura, progetto di Mario Botta che mira a qualificarsi come un nuovo punto di riferimento per il dibattito – nazionale e internazionale – sulla disciplina della progettazione.
Il nuovo edificio sarà infatti un luogo per la circolazione delle idee, un laboratorio di sperimentazione contemporanea in grado di percepire e trasmettere le tendenze culturali del nostro tempo.
Esternamente facilmente riconoscibile come opera di Mario Botta – che a Mendrisio è legato sia in veste di progettista, avendovi trasferito il proprio studio nel 2011, sia per l’attività didattica e formativa – il Teatro presenta un volume generale quasi primitivo, nel suo essere un puro cilindro scandito da un doppio ordine di pietre a rivestirlo.
A dare dinamismo e profondità al monumentale edificio è l’incavo dell’ingresso, collegato da un taglio orizzontale a un’altra luce, stavolta verticale, che taglia il cilindro per buona parte della sua altezza.
All’interno, lo spazio è reso arioso dalla cupola concava, che culmina con un oculus a ricordare chiaramente la più famosa “rotonda” della storia dell’architettura, il Pantheon di Roma.
[Immagine in apertura: photo by Enrico Cano]