Unisce salvaguardia e tecnologia l’iniziativa lanciata dai Musei Vaticani: la scansione in tre dimensioni della Cappella Sistina, che può diventare, così, un bene artistico “esportabile” in tutto il mondo.
Arte e sviluppo tecnologico risultano sempre più vicini nel panorama culturale contemporaneo. Ne è un ulteriore esempio l’iniziativa promossa dai Musei Vaticani, frutto di un lavoro durato 4 anni. Stiamo parlando della scansione 3D dei principali ambienti espositivi dei Musei Vaticani ‒ dalla Cappella Sistina alle Stanze di Raffaello ‒ realizzata da Archimede Arte, branca dell’azienda umbra Archimede srl.
L’operazione mira a promuovere i tesori vaticani nel mondo, fornendone una scansione millimetrica e dunque una fedele replica multimediale, resa possibile dall’uso delle tecnologie digitali.
Come dichiarato all’Avvenire da Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, “Si tratta di una catalogazione di 7 chilometri di edifici per circa 170mila metri quadri che dura da 4 anni e si avvia al termine. Siamo andati ad aprire ogni piccolo scantinato del museo per documentarlo e rilevarlo, non solo per conoscerlo, ma per avere una fotografia dettagliata dell’intero patrimonio di struttura del museo. Il risultato in parte è già visibile sul nostro portale web”.
Gli sviluppi futuri di questa iniziativa potrebbero superare di molti i confini nazionali, grazie a una replica multimediale itinerante della Cappella Sistina, che così potrebbe raggiungere ogni angolo del mondo.