Piccole porzioni di mondo osservate e restituite con l'occhio indagatore e sensibile del fotografo: dal 3 febbraio, per la prima volta, le opere di Giorgio Cutini sono in mostra nel capoluogo campano.
Sono venticinque le fotografie in bianco e nero che definiscono il percorso espositivo della personale Le Città di Jo Kut con cui il fotografo perugino Giorgio Cutini, anconetano di adozione, esordisce nella cornice del PAN | Palazzo delle Arti di Napoli.
Curata da Marina Guida e concepita appositamente l’occasione, la mostra si snoda tra tre distinte visioni di città, reali e inesistenti. Si tratta di Napoli, Roma e della città immaginaria di Jo Kut, cui fa diretto riferimento il titolo della rassegna e il cui nome è riconducibile alle iniziali dell’artista.
La mente corre subito alla dimensione evocata da Italo Calvino nelle celeberrime Città Invisibili: l’inesistente Jo Kut risulta definita da immagini fluttuanti, sospese tra il sogno e la realtà. Non a caso la curatrice, nel testo di accompagnamento della mostra, ha qualificato come “errante” lo sguardo di Cutini, un artista capace con i suoi scatti di trasgredire i “postulati della fotografia accademica”. Ha inoltre osservato Guida:“Siamo per la fotografia che nasce dalle emozioni e dall’intelletto, espressione latente di un’idea che nella forma e nel contenuto è svincolata dagli obblighi del percorso della rappresentazione figurativa. Utilizziamo la fotografia come modalità percettiva del sapere, per esplorare, come veggenti, i confini della conoscenza.”
Organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e associata a una pubblicazione in tiratura limitata, edita da IMAGO, Le Città di Jo Kut resterà aperta fino al 20 febbraio prossimo.
[Immagine in apertura: Giorgio Cutini, Napoli – Terme di Agnano. Immagine nell’articolo: Giorgio Cutini, Roma – Villa Medici]