L’Africa e la fotografia, a Marrakech

23 Febbraio 2018

Nicola Lo Calzo, Portrait de David Godonou-Dossou, riche marchand et fondateur de la dinastie Godonou-Dossou, 2011

È fissata per sabato 24 febbraio l’apertura al grande pubblico del Museum of African Contemporary Art Al Maaden (MACAAL) a Marrakech, prima sede museale del Nord Africa a caratterizzarsi come indipendente e non profit.
Votato alla promozione dell’arte africana attraverso i molteplici linguaggi della creatività, MACAAL riunirà autori emergenti e affermati, celebrando le tante sfumature culturali del continente.

Due mostre accompagnano l’inaugurazione del museo: una rassegna semipermanente incentrata sulla raccolta della Fondation Alliances e L’Afrique n’est pas une île, che riunisce gli scatti di circa 40 fotografi emergenti e non, impegnati in una ricognizione visiva sul territorio africano.
Tradizione, spiritualità, famiglia e ambiente sono i temi attorno ai quali prendono forma le immagini della mostra curata da Jeanne Mercier, Baptiste de Ville d’Avray e Madeleine de Colnet. Ishola Akpo, Lebohang Kganye, Nyaba Léon Ouedraogo e Maïmouna Guerresi sono solo alcuni degli autori che animano la rassegna, offrendo al pubblico uno spaccato della storia africana.

[Immagine in apertura: Nicola Lo Calzo, Portrait de David Godonou-Dossou, riche marchand et fondateur de la dinastie Godonou-Dossou, 2011]