A Marsiglia, il Mucem ricostruisce lo speciale legame tra Picasso e le arti e tradizioni popolari, soffermandosi sui progetti messi a punto per la compagnia fondata dall'impresario teatrale Sergei Diaghilev. Fino al 24 giugno 2018
Con Voyages imaginaires: Picasso and the Ballets Russes. Between Italy and Spain, il Mucem di Marsiglia si concentra su una specifica parte della produzione dell’artista spagnolo.
Nell’arco temporale compreso tra il 1916 e il 1921, Picasso lavorò infatti su quattro balletti portati in scena dalla celeberrima compagnia Ballets Russes, fondata dall’impresario Serge Diaghilev. Picasso si occupò delle scenografie e dei costumi per le opere Parade (1917), The Three-Cornered Hat (1919), Pulcinella (1920) e Cuadro Flamenco (1921).
Le opere scelte per la mostra marsigliese – dipinti, disegni, schizzi, modelli e costumi – vengono eccezionalmente presentati accanto ai lavori delle collezioni del Mucem, allo scopo di far capire come Picasso sia stato in grado di assimilare e reinterpretare le tradizioni figurative della sua epoca, conferendogli nello stesso tempo una nuova forma di modernità e mescolandole ad altre suggestioni: dagli spettacoli dei burattini alla commedia dell’arte; da motivi desunti dall’arte sacra fino al folklore spagnolo.
Parallelamente, il Centro Vieille Charité, sempre a Marsiglia, ospita Picasso, voyages imaginaires, esposizione costruita sulle medesime premesse della precedente nella quale le opere del padre del Cubismo verranno affiancate da alcuni dei capolavori conservati nel Museo di Archeologia Mediterranea e nel Museo di Arte africana, oceanica e nativa americana della città francese.
[Immagine in apertura: Pablo Picasso, Projets de costumes pour le ballet Tricorne, 1919 (c) Succession Picasso 2017 (c) RMN-Grand Palais, Musée Picasso, Paris]