Qual è lo stato della fotografia contemporanea africana? Accompagnata da un'installazione sonora, una collettiva in corso al Museum of African Contemporary Art Al Maaden di Marrakesh riunisce autori di vari generazioni provenienti da Marocco, Sudafrica, Costa d'Avorio, Tunisia, Burkina Faso e altri Paesi.
È il Museum of African Contemporary Art Al Maaden di Marrakesh ad accogliere Africa is not Island, collettiva che chiama a raccolta circa 40 fotografi africani, tra voci emergenti e nomi già affermati che operano all’interno continente e all’estero.
Curata dall’associazione Afrique in Visu e scelta per il rilancio dell’istituzione culturale marocchina – aperto nel 2016, il MACAAL è stato è il primo museo dedicato all’arte contemporanea nell’intera fascia del Nord Africa promosso da una realtà filantropica – la mostra punta i riflettori su uno degli aspetti identitari più forti dell’intero continente africano.
Come evocato dal nome, pur nella sua complessità questo territorio rifugge dall’idea di “isola”, poiché è denso di connessioni, possibilità, incroci. Dall’intima ritrattistica di Joana Choumali alle raffigurazioni di Baudouin Mouanda, Africa is not Island mette in evidenza l’energia creativa che scorre in quest’area del mondo, considerando la diversità culturale come una risorsa inesauribile.
Aperta fino al 24 agosto, la collettiva è accompagnata da un’installazione sonora: le sonorità di Marrakech penetrano nello spazio del museo, sollecitando gli spettatori da più punti di vista per dare vita a un’autentica “esperienza marocchina comunitaria“.