Riaffiorata nel 2015 nel cuore di un cantiere, la Villa dei Mosaici diventa ora fruibile all'interno di una struttura museale moderna e multimediale. Nella sua superficie di 500 metri quadrati, i visitatori potranno scoprire straordinari pavimenti a mosaico con figure umane, animali selvatici e fantastici, elementi geometrici.
In Umbria, a partire dal fine settimana in arrivo, sarà possibile visitare un nuovo sito archeologico: apre al pubblico la Villa dei Mosaici di Spello. Scoperto nel luglio 2015 – quando nella città d’arte in provincia di Perugia venne avviato il cantiere per la realizzazione di un parcheggio pubblico – il complesso è stato oggetto di un ampio intervento di scavo, affidato alla direzione scientifica dell’allora Soprintendenza archeologica dell’Umbria.
Il successivo restauro ha permesso di ricondurre all’originario splendore i resti di una villa di grandi dimensioni di epoca romana. Sono stati rilevate due fasi costruttive: la prima di età augustea (27 a.C.-14 d.C.) e la seconda di età imperiale, databile con la fine del II secolo d.C.
A conferire alla Villa l’attuale denominazione sono i 10 ambienti, impreziositi di pavimenti a mosaico, portati alla luce: elementi geometrici, figure umane, animali selvatici e fantastici contraddistinguono le decorazioni policrome del sito, sviluppato su una superficie di 500 metri quadrati. Fruibile all’interno di una moderna struttura museale, nella quale saranno disponibili anche ricostruzioni 3D, postazioni multimediali e una app dedicata, la Villa dei Mosaici si articola in una pluralità di spazi. Tra questi si segnalano la stanza degli uccelli, la stanza delle anfore, la stanza del sole radiante, la stanza del mosaico geometrico e la sala dei banchetti, il cui pavimento riproduce la scena della mescita del vino (nell’immagine in apertura).