Il cantautore cosentino, impegnato da mesi in un tour nei teatri italiani con un inedito monologo-canzone, ha vinto il Premio Amnesty International Italia con una canzone sull’intolleranza.
Ogni anno, dal 2003, Amnesty International Italia e l’associazione culturale Voci per la Libertà premiano il migliore brano musicale incentrato sui diritti umani, pubblicato nel corso dell’anno precedente. In questo 2018, il Premio Amnesty è stato vinto da L’uomo nero, una canzone sull’intolleranza scritta da Brunori Sas, il cantautore cosentino impegnato da diversi mesi in un tour nei principali teatri italiani con un inedito spettacolo, fatto di pezzi cantati e monologhi sull’incertezza del vivere.
“Mai come oggi, ‘L’uomo nero’ assume un significato speciale per me. Nello spettacolo teatrale che sto portando in giro, è il pezzo che più mi emoziona cantare, un’emozione e una tensione che avverto forte anche nelle persone che ho di fronte ogni sera”, ha raccontato Brunori. “Come in altri pezzi dell’ultimo album, traccio la condizione di un uomo che si chiede cosa è giusto fare di fronte a un’apparente involuzione dell’essere umano, al ritorno di fiamma di visioni ideologiche e morali che ci piacerebbe pensare morte e sepolte. C’è una buona dose di amarezza verso il mondo intorno, ma anche la denuncia allo specchio di quell’approccio ignavo che troppo spesso tende a non occuparsi concretamente di ciò che accade fuori dal proprio cortile, a ignorare certi fenomeni, a ridicolizzarli o a non dargli eccessivo peso. Si tratta di un terreno scivoloso, ne sono consapevole, ma spero di essere rimasto in piedi e questo riconoscimento, in qualche modo, me ne dà conferma. Grazie di cuore a Amnesty International Italia e a Voci per la libertà”.