Il progetto che digitalizza il suono di oltre 70mila dischi

8 Marzo 2018


Grazie all’aiuto spontaneo di collezionisti di vinili, diventa sempre più vasto The Great 78 Project, uno degli ultimi progetti intrapresi da Internet Archive, la biblioteca digitale non profit fondata da Brewster Kahle nel 1996 che ha lo scopo dichiarato di consentire un “accesso universale alla conoscenza“.
Ora sono diventati 78mila i brani degli inizi del XX secolo registrati su 78 giri, pubblicati online e il cui ascolto è quindi reso disponibile gratuitamente.

Tra gli enti che hanno contribuito alla creazione del progetto, facendovi confluire le proprie collezioni di dischi, ci sono la George Blood LP, l’Archive of Contemporary Music e oltre 20 istituzioni in tutto il mondo.
Dal blues al jazz, dal classico al gospel, la collezione digitale è riuscita a preservare i suoni dei fragili dischi a 78 giri, alcuni dei quali sono così sottili che potrebbero sbriciolarsi nelle mani. Realizzati in gommalacca piuttosto che in vinile, i dischi sono stati prodotti tra il 1898 e la fine degli anni Cinquanta, prendendo il loro nome dalla velocità con cui vengono eseguiti sul grammofono (appunto, di circa 78 giri al minuto).

[Immagine in anteprima: Billie Holiday, tra le cantanti jazz presenti nell’archivio]