La passione per gli animali è il tema al centro degli scatti della fotografa torinese, capace di ritrarre le persone allo stesso modo, ovvero con grande empatia. In mostra ai Musei Reali, quasi cinquanta sue foto scattate dal 1974 al 2010 tra Europa, Asia e Africa.
È in corso fino al 27 maggio – presso la Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino – la mostra della fotoreporter torinese Marilaide Ghigliano, dal titolo Frammenti di un bestiario amoroso.
Il suo lavoro è infatti incentrato sull’importanza degli animali nella vita dell’uomo e sul legame affettivo che ne scaturisce; tema particolarmente attuale, ma documentato nelle arti figurative sin dai tempi più antichi. L’esposizione presenta 46 fotografie scattate dal 1974 al 2010 in diversi Paesi dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa: immagini che hanno per protagonisti, assieme alle persone, proprio cani, gatti, asini, oche, colombe, cavalli, mucche, catturati dal tele-obbiettivo con discrezione, senza messa in posa.
Come scriveva nel 1988 la storica dell’arte Adalgisa Lugli, Ghigliano “è una sorta di miracolata dello strumento che usa, dal quale è sorprendentemente libera, spontanea, slegata. Lavora viaggiando, guardando con una sorta di amore trasversale per le cose così poco classificatorio”.