"Quello che fa la nostra arte è togliere le frontiere. Dovremmo continuare a farlo, piuttosto che erigere muri": con un appello sentito, legato alla sua origine messicana e alla coscienza dei contrasti tra il suo Paese d'origine e la più recente politica statunitense, Guillermo Del Toro ha commentato l'Oscar alla miglior regia. La sua magnifica favola sull'uguaglianza e il rispetto della diversità, "La forma dell'acqua", si è aggiudicata anche l'ambita statuetta come miglior film.
Com’era immaginabile, visto il numero di candidature, questa notte la 90esima edizione dei premi Oscar ha visto trionfare La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro. La splendida favola hollywoodiana si è infatti aggiudicata il titolo di Miglior Film, mentre Del Toro è stato insignito della statuetta come Miglior Regista. Due Oscar tecnici sono stati inoltre assegnati alla pellicola, per la Migliore Scenografia e la Migliore Colonna Sonora.
La forma dell’acqua dà espressione evocativa e altamente emozionale a temi di grande attualità quali amore ed empatia, integrazione e speranza nell’uguaglianza, come ribadito dallo stesso regista durante il suo discorso di premiazione. Ricevendo l’Oscar per la miglior regia, infatti, Guillermo Del Toro ha dichiarato: “Io sono un immigrato e ho vissuto un po’ ovunque. Quello che fa la nostra arte è togliere le frontiere. Dovremmo continuare a farlo piuttosto che erigere muri“.
Per l’Italia si segnala la vittoria di James Ivory, che ha ricevuto l’Oscar alla Migliore Sceneggiatura non originale per Chiamami col tuo nome, di Luca Guadagnino. Ancora una storia intitolata alla diversità è quella premiata come Miglior Film straniero (Una donna fantastica, del cileno Sebastian Lelio).
Tra i lungometraggi più attesi, sicuramente figura Tre Manifesti a Ebbing, Missouri (premiato per la Migliore Attrice protagonista, Frances McDormand, e per il miglior attore co-protagonista, Sam Rockwell); Dunkirk di Christopher Nolan si aggiudica invece tre premi tecnici (miglior montaggio, miglior montaggio sonoro e miglior sonoro); sul fronte dell’animazione, si aggiudica l’ambita statuetta l’ultimo capolavoro targato Pixar, Coco.