La Ville Lumière dedica una intensa retrospettiva a uno degli artisti più complessi e affascinanti di sempre. Un vero e proprio tributo alla sua carriera di pittore romantico.
È un evento destinato a far parlare di sé la mostra che il Musée du Louvre intitola a Eugène Delacroix, le cui opere affolleranno la sede museale parigina dal 29 marzo al 23 luglio. Considerato uno dei capisaldi della pittura francese, l’artista è tuttavia “assente” dalle scene espositive della Ville Lumière dal 1963, anno in cui ricorreva il centesimo anniversario della sua morte.
Oggi, grazie alla collaborazione fra il Louvre e il Metropolitan Museum of Art di New York, Parigi rende omaggio a Delacroix con una mostra che riunisce ben 180 opere, per lo più pittoriche, ma anche grafiche, gettando luce sulla variegata e complessa vicenda creativa del loro autore.
La rassegna darà ampio spazio all’indagine sulla tensione che caratterizza l’arte di Delacroix, il quale, nel corso dell’Ottocento, si impegnò ad affermare il proprio stile e la propria identità, pur attingendo dalla tradizione fiamminga e veneziana del Cinquecento e Seicento.
Dagli esordi con la partecipazione ai Salon durate gli anni Venti, fino alla maturità e alla produzione più tarda, attraversata da una vena di mistero e scarsamente conosciuta, la mostra ripercorre l’intera parabola di Delacroix, accompagnando il pubblico alla scoperta di un artista poliedrico, amante non solo della pittura, ma anche dell’illustrazione e della scrittura.
[Immagine in apertura: Eugène Delacroix, La Libertà che guida il popolo, 1830, Musée du Louvre, Parigi]