Il Rijksmuseum di Amsterdam fa da cornice a una rassegna che descrive la storia secolare dell’alta società, attraverso una suggestiva galleria di ritratti.
Si intitola emblematicamente High Society la mostra che, fino al 3 giugno, trova dimora nelle sale del Rijksmuseum di Amsterdam, offrendo al pubblico un vero e proprio viaggio visivo alla scoperta dell’alta società, dal Cinquecento in poi. Il fil rouge della rassegna è un genere pittorico altrettanto secolare, emblema identitario ed espressione dello status del soggetto rappresentato.
Stiamo parlando del ritratto a grandezza naturale, ben testimoniato dalle oltre 35 opere esposte, che fanno rivivere psicologia e abitudini di eccentrici aristocratici, principi e cittadini facoltosi, immortalati da artisti del calibro di Cranach, Veronese, Velázquez, Reynolds, Gainsborough, Sargent, Munch e Manet, solo per citarne alcuni.
Per la prima volta una mostra punta i riflettori esclusivamente sui ritratti a figura intera, in piedi e a grandezza naturale, ripercorrendone la storia e le valenze, grazie a una serie di importanti prestiti da parte di collezioni private e musei internazionali e all’attenta curatela di Jonathan Bikker.
Oltre a descrivere l’evoluzione dell’alta società ‒ in origine composta esclusivamente dai sovrani e poi da nobili e alta borghesia ‒ la mostra pone l’accento anche sulla moda e sul costume, le cui vicende si rispecchiano nell’abbigliamento e negli accessori che contraddistinguono i soggetti.
Il fiore all’occhiello della mostra olandese è, infine, il doppio ritratto nuziale di Marten Soolmans e Oopjen Coppit, dipinto da Rembrandt nel 1634, acquisito dal Rijksmuseum e dal Louvre nel 2016 ed esposto per la prima volta dopo il restauro terminato all’inizio del 2018.
[Immagine in apertura: John Singer Sargent, Dr Samuel-Jean Pozzi, 1881, Los Angeles, The Hammer Museum]