Undici sezione espositive, 150 opere provenienti dall'Herakleidon Museum di Atene: questi i numeri della mostra con cui Catania celebra l'arte di Toulouse-Lautrec, le cui opere restano ben impresse nell'immaginario collettivo come testimonianze visive della "Parigi bohémienne".
A Catania, riflettori di nuovo puntati su Palazzo della Cultura, dopo la recente mostra dedicata al genio visionario di Maurits Cornelis Escher. Fino al 3 giugno, la sede espositiva siciliana accoglie infatti Toulouse Lautrec – La Ville Lumière, aprendo un varco nella Parigi di fine Ottocento.
Passata alla storia per la vita bohémienne, animata dagli artisti di Montmartre, dagli spettacoli del Moulin Rouge, dalla vivacità delle riviste umoristiche, la capitale francese “rivive” a Catania grazie alle accattivanti creazioni di Toulouse Lautrec.
Curata da Stefano Zuffi – prodotta e organizzata da Comune di Catania e Arthemisia – la rassegna è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Herakleidon Museum di Atene: l’istituzione greca ha concesso tutte le 150 opere presentate a Catania. Snodandosi tra 11 sezioni espositive tematiche – Lo studio dell’incisione e la tecnica della litografia; I protagonisti delle notti parigine: Jane Avril; I protagonisti delle notti parigine: Aristide Bruant; I protagonisti delle notti parigine: Yvette Guilbert; I disegni dall’adolescenza alla maturità; Le riviste satiriche; Il Moulin Rouge e gli spettacoli parigini; Cavalli e cavalieri; Libri e collaborazioni editoriali; La Revue Blanche; Toulouse e le donne – la mostra svela una pluralità di lavori, a testimonianza del fertile clima artistico dell’epoca e della capacità dell’autore di misurarsi con generi eterogenei.
Manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, video, fotografie e persino arredi delineano uno spaccato della Parigi bohémienne, in una sorta di coinvolgente “viaggio nel tempo”.
Vissuto tra il 1864 e il 1901, Henri de Toulouse-Lautrec fu una delle voci più originali che operarono nella capitale francese a cavallo tra i due secoli. A testimoniarlo, nel suo corpus di opere, sono i celeberrimi manifesti pubblicitari, affiancati dall’intera produzione legata all’ambito editoriale: dalle illustrazioni per le riviste umoristiche ai libri di pregio, fino alle copertine per spartiti musicali.
Infine, tra gli aspetti di non secondario interesse, merita di essere inclusa la particolare attenzione destinata ai soggetti femminili, ai quali la mostra catanese riserva un’intera sezione: “Nessun artista, prima Toulouse-Lautrec, aveva saputo cogliere le passioni represse, la solitudine, il desiderio di una vita migliore che si nasconde sotto la sensualità forzata e la seduzione “professionale” di cantanti, attrici o prostitute, osservate senza ironia o moralismi.”
[Immagine in apertura: Henri de Toulouse-Lautrec, Troupe de Mlle Églantine, 1896 © Herakleidon Museum, Athens Greece]