Italianissima, un cammino à rebours nell’arte italiana del ‘900

14 Aprile 2018


Birolli, Campigli, Carrà, Casorati, de Chirico, de Pisis, Guttuso, Maccari, Mafai, Manzù, Marini, Marussig, Migneco, Paresce, Prampolini, Rosai e Scipione: sono alcuni dei protagonisti dell’omaggio all’arte italiana del Novecento, promossa dalla mostra Italianissima. Fino al 9 dicembre, il MuSa – Museo di Salò ospita infatti un progetto espositivo che intende ripercorrere “i fervori ed i fermenti dell’arte italiana tra le due guerre, vuole farsi attenta riflessione di tutte quelle tappe fondamentali per gli sviluppi dell’arte nazionale e internazionale di questo secolo“, come ha sottolineato Giordano Bruno Guerri, direttore MuSa.

Questo “cammino à rebours” viene declinato in 8 sezioni tematiche – Ora et labora; Il volto santo; Paradisi perduti; Sacri riti; Scenografie urbane; Presagi; Natura viva; Guardami, quest’ultima focalizzate sulle figure femminili, dipinte, scolpite, sofferte, sognate – ed è arricchito da un focus conclusivo, a cura di Marcello Riccioni.
Italianissima si compone di una selezione di opere provenienti, in larga parte, dalla Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento di Firenze; tra gli altri lavori esposti, Concetto Spaziale di Lucio Fontana, un Achrome tra i più grandi mai realizzati da Piero Manzoni e un disegno di Alberto Savinio.