Per la prima volta viene esposto in Italia il ciclo di pitture parietali del Castello di Cruet, considerato una testimonianza unica della pittura del Trecento in Savoia. Ad accompagnarlo, una cinquantina di opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama e da altre istituzioni, con pezzi mai esposti prima al pubblico.
Da Ginevra a Torino, sempre nel segno di Carlo Magno. Dopo la tappa in Svizzera prosegue alla Corte Medievale di Palazzo Madama, nel capoluogo piemontese, l’esposizione del rarissimo ciclo di pitture medievali proveniente dal Castello di Cruet – in Val d’Isère, Francia: una testimonianza unica della pittura del Trecento in Savoia.
Curata da Simonetta Castronovo, conservatrice di Palazzo Madama, la mostra Carlo Magno va alla guerra affianca infatti questa preziosa serie pittorica – lunga complessivamente oltre 40 metri, staccata dalle pareti della dimora savoiarda nel 1985 per ragioni conservative – con una cinquantina di opere provenienti da Torino, Moncalieri, Montaldo di Mondovì (Cuneo), San Vittoria d’Alba (Cuneo) e Quart (Aosta).
L’obiettivo è fornire ai visitatori un’idea della vita che si svolgeva nelle corti dei castelli piemontesi e valdostani tra 1200 e 1300, delineando dunque lo scenario della contea di Savoia. Sculture, mobili, armi, avori, oreficerie, codici miniati, ceramiche, vasellame da tavola, cofanetti preziosi, monete e sigilli, che documentano i tanti aspetti dell’arte di corte e della cultura materiale dell’epoca, amplificano il proprio “potere narrativo” accanto al celebre ciclo pittorico.
Su quest’ultimo, ispirato a episodi tratti da una celebre chanson de geste, il Girart de Vienne di Bertrand de Bar-sur-Aube, composta nel 1180 e dedicata alle vicende di un cavaliere della corte di Carlo Magno, si concentra una delle 10 sezioni tematiche incluse nel percorso di visita.
Carlo Magno va alla guerra resterà aperta fino al 16 luglio prossimo.