A nove anni dalla scomparsa, la storia personale e professionale della coreografa e danzatrice Pina Bausch viene ripercorsa nelle pagine del libro "Quello che ci muove". Edito da rueBallu, il volume associa i testi della giornalista Beatrice Masini alle illustrazioni curate da Pia Valentinis.
Ballerina, coreografa, insegnante, direttrice e anima della Compagnia Tanztheater Wuppertal, Pina Bausch ha contributo in maniera determinante al rinnovamento della danza. Le sue performance vengono considerate memorabili e la sua figura, ancora oggi, a 9 anni dalla prematura scomparsa, resta di straordinaria ispirazione per le generazioni emergenti.
Proprio ai lettori più giovani si indirizza il volume curato dalla giornalista e traduttrice Beatrice Masini, nel quale la narrazione si affianca a digressioni di carattere biografico, ad analisi critiche degli spettacoli e alla “rilettura visiva” dei momenti culminanti della sua vita attraverso i disegni di Pia Valentinis.
Nelle 78 pagine di Quello che ci muove. Una storia di Pina Bausch emerge un ritratto a tutto campo di questa “pioniera, scienziata, ricercatrice dei territori non mappati dell’animo umano”, come la definì Wim Wenders.
Edito dalla casa editrice palermitana rueBallu, il volume rientra nella sezione Jeunesse ottopiù alla quale, nel 2016, è stato assegnato il Premio Anderson come miglior progetto editoriale dell’anno.