Pronto il nuovo Guardian Art Center di Ole Scheeren in Cina

25 Aprile 2018


Intendono evocare le tradizionali case Hutong i volumi pixellati che identificano, dall’esterno, il nuovo Guardian Art Center di Pechino, l’edificio che chiude la ventennale serie di progetti appositamente concepiti per un’ambita area della metropoli cinese, accanto alla Città Proibita e di fronte al NAMOC – National Art Museum of China.
Lo studio guidato dall’architetto tedesco Ole Scheeren – già partner di OMA e vincitore nel 2000 della RIBA Silver Medal – ha progettato un centro dalle molteplici funzioni, sormatato da quello che è stato ribattezzato come un “anello fluttuante di pannelli in vetro”.

Prima casa d’aste al mondo costruita su commissione, oltre agli ambienti destinati alla diversificata programmazione di quest’ultima, il Guardian Art Center dispone di uno spazio espositivo di 1700 metri quadri, votato alla massima flessibilità, di laboratori all’avanguardia di restauro e conservazione, di vari ristoranti, di uffici amministrativi e una libreria.
Perforati per formare successione di oblò e definiti da lastre in basalto grigio, i volumi più bassi sono coronati da una struttura che ospita un hotel e spazi riservati a servizi educativi, sale per talk e seminari.

Per Ole Scheeren, già autore in Asia di importanti complessi architettonici come il grattacielo MahaNakhon di Bangkok, il più alto della Thailandia, e il pluripremiato The Interlace, a Singapore, il Guardian Art Center è “molto più di un semplice museo“. Lo ha infatti paragonato a una “realtà che esprime la natura ibrida della cultura contemporanea. È un rompicapo cinese che unisce spazi culturali e funzioni pubbliche coniugando l’arte e la cultura con eventi e lifestyle”.