Schede approfondite, modelli tridimensionali, la possibilità di contribuire all'estensione del progetto fornendo ulteriore materiale riguardo a opere non ancora comprese sulla piattaforma online: il 3D Virtual Museum è tutto questo e molto di più. Un'ambiziosa iniziativa che si propone di promuovere e valorizzare al meglio, innanzitutto per le nuove generazioni, lo sterminato patrimonio culturale di cui l'Italia è ricca.
Un museo impossibile, un museo virtuale: è il 3D Virtual Museum, la prima raccolta presente online – e visitabile a titolo completamente gratuito – di opere del patrimonio culturale italiano ricostruite in 3D.
Nato con con l’obiettivo di dare visibilità al patrimonio culturale del nostro Paese, ai musei e alle loro collezioni, facilitandone l’accesso e la conoscenza attraverso strumenti tecnologici a portata di tutti, questo straordinario archivio si rivela particolarmente utile sia per gli appassionati – che non sempre possono raggiungere fisicamente i luoghi in cui sono custoditi alcuni capolavori dell’arte nostrana – sia per avvicinare le nuove generazioni alla storia artistica dell’Italia, attraverso uno strumento e un’esperienza (quella della navigazione su internet) con cui hanno già una spiccata familiarità.
Il 3D Virtual Museum presenta infatti modelli tridimensionali e fotografie immersive di facile ricezione, che per questo possono essere impiegati anche nella didattica scolastica. Oltre 80 dei modelli offerti sul “museo virtuale” sono inoltre liberamente scaricabili, pronti per essere impiegati nella stampa 3D per la realizzazione di modelli tridimensionali in tutta la concretezza della materia.
Il 3D Virtual Museum è nato appena nell’agosto 2014, coordinato da Giulio Bigliardi e sponsorizzato da 3D ArcheoLab, una società che si occupa di tecnologie 3D applicate al patrimonio culturale; già oggi propone online quasi 600 opere, provenienti da oltre 100 musei italiani.
Di più, la piattaforma è in grado anche di fornire una localizzazione accurata degli stessi capolavori “ricostruiti” in digitale: la homepage del 3D Virtual Museum si presenta non a caso con una mappa e una semplice maschera di ricerca, attraverso la quale è possibile cercare le opere per localizzazione (città e museo), cronologia e tipologia. È, questo, un altro punto a favore del progetto, che in tal modo può aiutare persino i ricercatori a effettuare confronti rapidi tra le collezioni di musei differenti, oppure studiare le opere seguendo un ordinamento cronologico o, naturalmente, geografico.
Oltre a favorire la collaborazione tra istituzioni museali e studiosi o educatori, il 3D Virtual Museum viene concepito esso stesso come un progetto collaborativo: chiunque può pubblicare i propri modelli 3D, entrando così automaticamente a far parte della Community che oggi conta oltre 70 soggetti tra professionisti e aziende, tutte accomunate dal desiderio di fare qualcosa di concreto per valorizzare il nostro patrimonio.