È un’attribuzione clamorosa quella riguardante il dipinto conservato presso l’Accademia Carrara di Bergamo. Associata per lungo tempo alla bottega di Andrea Mantegna, l’opera sarebbe invece stata realizzata dall’artista in persona.
Una storia affascinante si nasconde tra le pagine del catalogo completo Dipinti Italiani del Trecento e del Quattrocento dell’Accademia Carrara di Bergamo, la recente pubblicazione che raccoglie i frutti di approfonditi lavori di ricerca. Proprio lo studio minuzioso delle opere conservate presso la sede lombarda ha consentito di avvalorare un’importante attribuzione.
L’opera pittorica oggetto della clamorosa scoperta è la Resurrezione di Cristo, una tavola risalente alla fine del Quattrocento, considerata copia di un originale del Rinascimento e a lungo attribuita alla bottega di Andrea Mantegna. Tuttavia, la presenza di alcuni “indizi” fondamentali ha spinto gli studiosi a rivedere questa ipotesi, aggiungendo un prezioso tassello alla storia del dipinto.
La piccola croce posizionata nella metà inferiore della Resurrezione fa infatti pensare a un prosieguo dell’opera, che corrisponderebbe alla Discesa di Cristo al limbo, realizzata da Andrea Mantegna nel 1492 e battuta all’asta da Sotheby’s nel 2003 per 30 milioni di dollari. Un vero e proprio “ritrovamento”, dunque, che regala un nuovo capitolo alla storia dell’arte quattrocentesca.