Proprio nel luogo dove ha visto la luce la sua prima opera, va in scena un omaggio all’illustre compositore italiano, autore di capolavori quali “Il barbiere di Siviglia”.
È in corso fino al 30 settembre la grande mostra Gioachino Rossini al Teatro alla Scala, un omaggio all’illustre compositore italiano a 150 anni dalla sua scomparsa, proprio nel luogo dove ha visto la luce la sua prima opera La pietra del paragone .
L’iniziativa è accompagnata dalla messa in scena di storici spettacoli, fino alla recente edizione de La Gazza Ladra di Riccardo Chailly.
L’intero Museo contenuto all’interno del Teatro alla Scala diventa così, per la prima volta, percorso espositivo a carattere temporaneo, ospitando nei suoi due piani più di 100 opere attraverso cui conoscere, celebrare o rivivere la storia e i successi dell’illustre compositore, autore di opere tra cui Il barbiere di Siviglia e L’Italiana in Algeri.
Tra i pezzi in mostra spiccano i costumi disegnati da Franco Zeffirelli e Caramba e indossati da cantanti divenute vere e proprie icone, tra cui Maria Callas, Giulietta Simionato e Lucia Valentini Terrani. Ad accogliere i visitatori della mostra sono i protagonisti delle stesse opere di Rossini che, impeccabili nei loro sontuosi abiti di scena, appaiono essi stessi più come elementi integranti del Museo: li si ritrova a passeggiare con naturalezza tra una sala e l’altra, intenti ad esibirsi al pianoforte o adagiati su un’elegante poltroncina in un salottino ottocentesco.
Accanto a questi redividi protagonisti dell’opera lirica, la mostra presenta una ricca selezione di cimeli, manoscritti e ritratti del compositore (alcuni dei quali restaurati per l’occasione), gioielli di scena, inclusa un’imperdibile collezione di corone, contenuti video che ne ripercorrono la storia e il successo, insieme a uno scenografico percorso che ricostruisce gli allestimenti scaligeri delle opere di Rossini.