Nata per l'energico uso del colore che contraddistingue le sue opere, co-fondatrice dell'Académie de la Grande Chaumière nel 1904, la pittrice Martha Stettler viene per la prima volta celebrata nella sua città natale con una mostra che ne rivela anche il grande contributo dato dal suo esempio nell'emancipazione femminile.
Con la retrospettiva Martha Stettler. An Impressionist Between Bern and Paris il Kunstmuseum Bern rende omaggio alla pittrice, originaria proprio di Berna, scomparsa nel 1945. Per la prima volta la sua città natale le dedica una mostra che ne ripercorre l’intensa e ancora poco nota carriera, costellata da prestigiosi premi e caratterizzata dai quasi 40 anni trascorsi a capo dell’Académie de la Grande Chaumière, a Parigi, di cui fu cofondatrice.
Figlia del progettista dello stesso Kunstmuseum Bern, l’architetto Eugen Stettler, la pittrice scelse Parigi come città in cui perfezionarsi e formarsi.
Viene considerata tra le pioniere della presenza femminile nell’arte, come testimoniano gli importanti successi raggiunti e la sua presenza, nel 1920, alla Biennale di Venezia: fu la prima donna a esporre nella cornice della prestigiosa kermesse internazionale.
Curata da Corinne Linda Sotzek e aperta fino al 29 luglio prossimo, la rassegna punta a mettere in luce le sue eccezionali qualità di artista, oltre al peculiare ruolo nella pittura del primo Novecento, ponendo in particolare l’accento sul suo pionieristico contributivo in un’ottica di emancipazione femminile.