CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia ospita la mostra che riunisce le opere finaliste del Prix Pictet, il celebre premio dedicato alla sostenibilità interpretato dall’arte dello scatto.
Dal 23 maggio al 26 agosto, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia a Torino farà da cornice a una mostra di respiro internazionale, che offrirà al pubblico una galleria di scatti selezionati nell’ambito del Prix Pictet, il premio intitolato al legame tra fotografia e sostenibilità, giunto alla settima edizione.
Istituito nel 2008 da Banque Pictet, di base a Ginevra, in collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra e il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il premio annuale intende portare alla ribalta il tema della sostenibilità, declinandolo attraverso il linguaggio della fotografia. Stavolta l’indagine si è concentrata sullo spazio, letto dagli autori nelle sue tante sfumature ‒ dal sovrappopolamento all’inquinamento atmosferico, per “alzare lo sguardo” fino allo spazio cibernetico.
I finalisti, selezionati fra 700 partecipanti, sono 12 ‒ Mandy Barker, Saskia Groneberg, Beate Gütschow, Rinko Kawauchi, Benny Lam, Richard Mosse, Wasif Munem, Sohei Nishino, Sergey Ponomarev, Thomas Ruff, Micheal Wolf, Pavel Wolberg.
Il premio di 100mila franchi svizzeri è stato assegnato al vincitore, l’irlandese Richard Mosse che, con la serie Heat Maps, ha documentato le condizioni migratorie dei profughi in Europa, Medio Oriente e Africa.
[Immagine in apertura: Sergey Ponomarev, Migrants arrive by a Turkish boat near the village of Skala, on the Greek island of Lesbos, monday 16 November 2015. Series: Europe Migration Crisis, 2015 © Sergey Ponomarev, Prix Pictet 2017]