Cosa resta oggi del Sessantotto? Una mostra fotografica e multimediale in apertura nella capitale cerca di rispondere a questa domanda, provando a cogliere cosa è rimasto di quel fatale anno nelle giovani generazioni di oggi. Fino al 2 settembre prossimo.
Nata da un’idea del giornalista Riccardo Luna – direttore AGI Agenzia Italia -, la mostra fotografica Dreamers 1968: come eravamo, come saremo ricostruisce un anno chiave del Novecento a partire da una selezione di 178 fotografie, tra cui 60 inedite.
L’obiettivo di questo progetto espositivo, promosso in occasione del 50esimo anniversario del 1968 e ospitato negli spazi del Museo di Roma in Trastevere, è la creazione di una sorta di archivio storico di quell’anno fatale, attraverso il recupero e la valorizzazione del patrimonio di tutte le storiche agenzie italiane e internazionali.
Sia fotografica, sia multimediale, la mostra consente di cogliere i passaggi salienti di quei 12 mesi, riunendo insieme, oltre alle immagini, 15 filmati originali – per un totale di oltre 210 minuti di proiezioni – e 40 prime pagine, selezionate da quotidiani e riviste dell’epoca. Compresi nel percorso espositivo sono inoltre dei memorabilia, che contribuiscono a ricreare il clima e le atmosfere del Sessantotto: un juke boxe, un ciclostile, una macchina da scrivere Valentine, la Coppa originale vinta dalla Nazionale italiana ai Campionati Europei, la maglia della nazionale italiana indossata da Tarcisio Burgnich durante la finale con la Jugoslavia, la fiaccola delle Olimpiadi di Città del Messico.
Resa possibile grazie alle ricerche compiute setacciando 19 archivi, in Italia e all’estero, Dreamers 1968: come eravamo, come saremo è stata curata da Luna con Marco Pratellesi, condirettore AGI, ed estende la conoscenza su quell’anno oltre le immagini convenzionali e stereotipate.
Non solo, dunque, occupazioni e lotte degli studenti: ad emergere sarà anche anche il contesto della Dolce Vita, le imprese sportive, il cinema, la vita quotidiana, la musica, la tecnologia e la moda. Proprio per questo i grandi protagonisti della scena politica internazionale saranno affiancati da figure emergenti delle cultura nazionale, in un itinerario che consentirà ai visitatori di essere accompagnati, tra gli altri, da Martin Luther King, Robert Kennedy, Jim Morrison, Pierpaolo Pasolini, Adriano Celentano, Patty Pravo, Federico Fellini, Alberto Sordi, Gianni Rivera, Domenico Modugno e Nino Benvenuti.
Associata a un ciclo di eventi e incontri estivi, che si svolgeranno nel Chiostro del Museo, la mostra cerca di cogliere i risvolti del Sessantotto sulle giovani generazioni, la forza o la fascinazione della sua portata.
L’obiettivo, insomma, come indicato da Luna nel catalogo, è proiettare quell’anno nel futuro, concependolo come “una strada per ricominciare a sognare“.
[Immagine in apertura: Joan Baez canta nel corso di una manifestazione contro la guerra, Central Park – New York, 3 aprile 1968]