L'obiettivo dell’esposizione al Parco Arte Vivente di Torino è quello di affrontare uno dei dibattiti che si è imposto sulla scena internazionale dell'arte contemporanea, ovvero la questione relativa all'Antropocene.
È in corso fino al 21 ottobre presso il PAV Parco Arte Vivente di Torino The God-Trick, mostra collettiva curata da Marco Scotini, con la quale il Centro intende celebrare i dieci anni d’apertura.
Attraverso i lavori di artisti che già in passato sono intervenuti nel contesto del PAV – Lara Almarcegui, Michel Blazy, Critical Art Ensemble, Piero Gilardi, Bonnie Ora Sherk e Nomeda e Gediminas Urbonas – l’obiettivo dell’esposizione è quello di affrontare uno dei dibattiti che, negli ultimi anni, si è maggiormente imposto sulla scena internazionale dell’arte contemporanea, ovvero la questione relativa all’Antropocene. Un termine che, coniato negli anni Ottanta dal premio Nobel per la chimica atmosferica Paul Crutzen, è drammaticamente attuale e vuole indicare l’epoca geologica in cui l’ambiente terrestre è fortemente condizionato, su scala sia locale sia globale, dagli effetti dell’azione umana. Un’epoca della cui caratteristica principale siamo sempre più consci, attraverso i cambiamenti climatici e le relative tragedie ambientali.