Nell'ambito del festival gratuito di arte pubblica Rockaway!, a partire dall'1 luglio sarà esposta la celebre installazione site-specific Narcissus Garden. L'opera, che ha debuttato nel 1966 in occasione della Biennale di Venezia, porta la firma dell'artista giapponese Yayoi Kusama.
La storia recente e passata della Gateway National Recreation Area al Fort Tilden di New York sta per “rispecchiarsi” in Narcissus Garden, la celebre installazione site-specific di Yayoi Kusama, composta da 1.500 sfere in acciaio inox. Riproposta in occasione della terza edizione del festival di arte pubblica gratuito Rockaway!, l’opera si misurerà con l’architettura industriale di un complesso ormai abbandonato, con l’obiettivo di “rifletterne” e restituirne la multiforme identità.
Il sito di inserimento di Narcissus Garden, infatti, è nato come base militare; più di recente, nel 2012, ha subito i devastanti danni legati al passaggio dell’uragano Sandy.
La scelta di collocare questo lavoro della più nota artista giapponese vivente all’interno di Fort Tilden è stata spiegata da Klaus Biesenbach, direttore del MoMA PS1 e Chief Curator-at-Large del Museum of Modern Art, che ha sottolineato come “sei anni dopo che l’uragano Sandy ha devastato Rockaways, quest’area vulnerabile sta ancora combattendo per la ricostruzione.” L’obiettivo dell’operazione è continuare a tenere accesi i riflettori sui lavori di restauro in corso e sugli sforzi messi in atto per garantire che questa zona sia in grado di sostenere, nel prossimo futuro, eventuali altre situazioni complesse legate al cambiamento climatico.
Altrettanto meritevole di essere ricordata è la storia di Narcissus Garden, che Kusama mostrò per la prima volta al mondo nel corso di una performance svoltasi nel 1966, alla 33esima Biennale di Venezia (come testimonia l’immagine in apertura). Le sfere d’argento, originariamente in plastica, vennero installate sul prato di fronte al Padiglione Italia, riflettendo in quel caso i padiglioni circostanti e l’ambiente naturale.
Kusama si mise in piedi in mezzo a questo elementi: a piedi nudi e vestita con un kimono d’oro, era affiancata da cartelli con le parole “Narcissus Garden, Kusama” e “Your Narcissism for Sale“. Tale azione, considerata sia come occasione di autopromozione sia come critica alla commercializzazione dell’arte contemporanea, sarebbe stata successivamente considerata un momento cruciale nella carriera di Kusama: avrebbe inoltre segnato il suo passaggio dalla dimensioni installativa a quella delle mostre politicamente impegnate con le quali avrebbe fatto parlare di sé, in particolare dalla fine degli anni Sessanta in poi.
A New York Narcissus Garden resterà esposta fino a 3 settembre prossimo; l’operazione è il risultato dalla collaborazione tra Bloomberg Philanthropies, National Park Service, Jamaica Bay Rockaway Beach Conservancy, Rockaway Artists Alliance e MoMA PS1.
[Immagine in apertura: Yayoi Kusama with Narcissus Garden (1966) installed in Venice Biennale, Italy, 1966 © YAYOI KUSAMA. Courtesy David Zwirner, New York; Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore/Shanghai; Victoria Miro, London/Venice]