L’omaggio a Siena di Li Chevalier. A Santa Maria della Scala

3 Giugno 2018


Fino al 30 settembre, il complesso Santa Maria della Scala, nel centro storico di Siena, apre le proprie porte all’arte contemporanea, con la mostra Li Chevalier. Obscure clarté. Tra le voci più significative della sua generazione, l’artista franco-cinese rende a sua volta omaggio alla città d’arte toscana, alla quale è legata da un rapporto privilegiato.
Nel percorso di visita, animato dal desiderio di Li Chevalier di tornare sui passi dei suoi “pellegrinaggi artistici e spirituali nel cuore dell’Italia“, il pubblico potrà avvicinarsi al suo linguaggio e al suo modo di fare arte: in mostra, 20 opere di pittura sperimentale ad inchiostro e la versione, completamente rinnovata, di una sua installazione monumentale e multimediale, Polyfonia (nell’immagine in apertura).

Si tratta di una “foresta” di strumenti a corda, violini, viole e violoncelli, “made in China” e allo stato grezzo, decorati con pennellate d’inchiostro, segni calligrafici e poesie composte appositamente per l’evento dal poeta senese padre Alfredo Scarciglia.
Inoltre, è incluso nella monografica l’omaggio al compositore francese Karol Beffa, attraverso il quale prende forma la fusione tra l’arte mutevole della pittrice e la passione per la musica.
Il percorso artistico di Li Chevalier è infatti votato alla multidisciplinarietà e possiede un distintivo carattere trasversale, direttamente connesso con la sua vita. Scelta a 15 anni viene dalla Compagnia dell’Opera dell’esercito cinese, dopo 5 anni di  “immersione” come cantante lirica, ha iniziato a viaggiare in Europa per poi laurearsi a Londra, al London Central St Martins College of Art & Design, in Filosofia e Belle Arti.