Incisioni e chiaroscuro. Dal Rinascimento italiano a Los Angeles

3 Giugno 2018


È una delle pratiche artistiche più affascinanti di sempre, complice l’unione di tecnica, perizia e modulazione del colore. Stiamo parlando del chiaroscuro, protagonista assoluto delle incisioni in mostra al LACMA di Los Angeles fino al 16 settembre, nell’ambito della mostra The Chiaroscuro Woodcut in Renaissance Italy.

Introdotta in Italia nel 1516, l’incisione in chiaroscuro deriva dall’utilizzo di due matrici in legno impregnate di altrettanti colori per dare vita a immagini giocate, appunto, sull’alternanza di chiari e scuri. Nel corso del Cinquecento questa tecnica divenne sempre più sofisticata, grazie alle sperimentazioni di artisti del calibro di Ugo da Carpi, Nicolò Boldrini, Antonio da Trento, Niccolò Vicentino e Andrea Andreani, ampliando la gamma dei propri formati e soggetti e incuriosendo Maestri quali Raffaello e Parmigianino.

La mostra americana raccoglie un centinaio di incisioni in chiaroscuro del periodo rinascimentale italiano, esposte insieme ai disegni e alle sculture legati a esse. L’obiettivo della rassegna è gettare nuova luce su una tecnica di respiro europeo, che ha contribuito a scrivere un importante capitolo della storia dell’arte.

[Immagine in apertura: Niccolò Vicentino su disegno originale di Pordenone, Saturno, 1540 circa. Photo © 2018 Museum of Fine Arts, Boston]