A venticinque anni dall’ultima retrospettiva dedicata a Bruce Nauman, lo Schaulager di Basilea riunisce un denso corpus di opere ‒ storiche o recenti, alcune raramente esposte prima d'ora ‒ firmate dall’artista americano.
Sono circa 170 i lavori che animano la mostra allestita presso lo Schaulager di Basilea fino al 26 agosto. Bruce Nauman: Disappearing Acts, questo il titolo della rassegna, ripercorre la lunga carriera dell’artista americano classe 1941, tornando ad accendere i riflettori sulla sua poetica 25 anni dopo l’ultima retrospettiva a lui intitolata.
Dagli anni Sessanta ai giorni nostri, il lavoro di Bruce Nauman prende forma nella sede svizzera dando risalto a opere che testimoniano il costante interesse dell’artista nei confronti di temi quali il linguaggio, lo spazio, il corpo, le logiche del potere e le convenzioni sociali. Video, installazione, fotografia, scultura e neon sono solo alcuni dei linguaggi usati da Nauman per concretizzare la propria ricerca.
La mostra, che riunisce lavori custoditi dalla Emanuel Hoffmann Foundation e da prestigiosi musei e collezioni private internazionali, include opere raramente esposte, come la scultura Model for Trench and Four Buried Passages, del 1977, o la videoinstallazione Green Horses del 1988. Non mancano naturalmente gli interventi iconici, quali la performance documentata dal video Walk with Contrapposto e Wall-Floor Positions, entrambe del 1968, o la spirale al neon The True Artist Helps the World by Revealing Mystic Truths (Window or Wall Sign) del 1967.
L’esposizione svizzera fa anche da cornice a due importanti debutti: quello del video 3D Contrapposto Split, del 2017, che offre al pubblico la sensazione di immergersi nello studio dell’artista, e la premiere europea del recente Contrapposto Studies, i through vii, una monumentale installazione video in HD.