Una tecnica artigianale antica e le tante sfumature della creatività contemporanea si danno appuntamento a Faenza, nell’ambito della prima Biennale della Ceramica Contemporanea Internazionale.
Compie 80 anni, e giunge alla 60esima edizione, lo storico Concorso Internazionale della Ceramica d’arte contemporanea – Premio Faenza. Per celebrare l’importante anniversario il MIC ‒ Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza ha regalato una nuova veste al concorso, trasformandolo nella Biennale della Ceramica Contemporanea Internazionale e ospitando una mostra che riunisce artisti di fama e giovani talenti, accomunati dalla ricerca sulla ceramica.
Dal 30 giugno al 7 ottobre, dunque, il museo farà da cornice alle opere di una sessantina di autori internazionali selezionate da un team curatoriale composto da 17 professionisti, sottolineando la vivacità dell’indagine contemporanea attorno a un materiale e a una tecnica antichi come la ceramica.
Non solo sculture, ma anche lavori performativi e installativi saranno i protagonisti dell’inusuale edizione del concorso, puntando i riflettori su una nutrita schiera di artisti italiani ‒ Salvatore Arancio, Bertozzi & Casoni, Arianna Carossa, Bruno Ceccobelli, Salvatore Cuschera, Luigi Mainolfi, Paolo Polloniato, Alessio Tasca, Antonio Violetta ‒ e allargando lo sguardo ben oltre il panorama nostrano.
Il tutto all’insegna della contemporaneità, come sottolineato dalla direttrice del MIC Claudia Casali: “Soprattutto le nuove generazioni stanno avviando percorsi di ricerca misti e contaminati tra linguaggi contemporanei differenti. È questa la dimensione che dobbiamo valorizzare con il nostro impegno e le nostre attività espositive”.
[Immagine in apertura: Dagdelen Canan, Uprise, 2015]