Varcata la soglia dei 60 anni, il grande evento della città umbra di Spoleto è in programma dal 29 giugno al 15 luglio. Sotto la direzione di Giorgio Ferrara, anche questa edizione proporrà una speciale combinazione di musica, teatro, danza e spettacolo. Con una chiusura affidata a Marion Cotillard in “Jeanne d’Arc au bûcher”.
Si intitola La scienza l’installazione a carattere astrofisico, virtuale e immersiva, che la Fondazione Carla Fendi presenta a Spoleto, in occasione della 61esima edizione del Festival dei Due Mondi. L’istituzione, ancora una volta main partner della storica kermesse nella città umbra, quest’anno ha scelto di porre l’accento sul rinnovato interesse nei confronti della scienza, con un progetto sviluppato in collaborazione con INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e CERN – Centro Europeo di Ricerca Nucleare, che si avvale della curatela di Lucas-Federica Grigoletto.
Dando vita a una sorta di “viaggio nel tempo e nello spazio”, dall’esplosione del Big Bang fino alla nascita dei laboratori del CERN, La scienza promette di condurre il pubblico in arrivo in città alla scoperta dei momenti salienti della vita dell’Universo, tra buchi neri e onde gravitazionali.
In continuità con questo intervento artistico, la Fondazione Carla Fendi quest’anno ha scelto di conferire il Premio Carla Fendi – giunto alla sua settima edizione – a tre illustri fisici: Peter Higgs e François Englert – Premi Nobel per la Fisica 2013 per la teorizzazione del bosone di Higgs – e Fabiola Gianotti, fisico delle particelle, direttore del CERN. Saranno premiati domenica 15 luglio, in chiusura del Festival, al Teatro Caio Melisso di Spoleto.
Con la direzione di Giorgio Ferrara, il Festival dei Due Mondi si affida alla nuova produzione del Minotauro per l’apertura: questa opera lirica in 10 quadri è stata commissionata alla compositrice Silvia Colasanti; le musiche saranno eseguite dell’Orchestra Giovanile Italiana, diretta dal Maestro Jonathan Webb.
È una produzione del Festival anche l’oratorio drammatico Jeanne d’Arc au Bûcher , scelto in chiusura dell’appuntamento: scritto da Arthur Honegger e Paul Claudel, ha come protagonista il premio Oscar Marion Cotillard.
Adriana Asti, Corrado Augias, Alessandro Baricco, Franco Branciaroli, Lucia Calamaro, Romeo Castellucci, Victoria Chaplin Thierrée e Aurélia Thierrée, Rezo Gabriadze, Emilio Gentile, Marco Tullio Giordana, Manuela Kustermann, Silvio Orlando, Ugo Pagliai, Massimo Popolizio, Letizia Renzini, Daniele Salvo sono alcuni dei protagonisti della sezione teatro; la danza è rappresentata dai coreografi Lucinda Childs, Jean-Claude Gallotta e John Neumeier.
[Immagine in apertura: Silvia Azzoni, Alexandr Trusch in Old Friends © Kiran West]