Il Museo del Prado sta per alzare il sipario sulla prima grande mostra dedicata ai ritratti di Lorenzo Lotto, artista cardine del Cinquecento italiano.
È un evento davvero eccezionale, quello che si accinge a prendere forma al Museo del Prado di Madrid il quale, dal 19 giugno al 30 settembre, ospiterà Lorenzo Lotto. Portraits, il primo focus espositivo intitolato ai ritratti firmati dall’artista cinquecentesco nell’arco della sua carriera.
Nonostante il successo critico e di pubblico che accompagna l’epopea creativa di Lotto, nessuna mostra prima d’ora aveva puntato i riflettori esclusivamente sulla sua produzione ritrattistica, genere in cui il pittore seppe eccellere grazie a un’innata capacità di cogliere i tratti psicologici dei soggetti raffigurati.
Talento che venne però messo in luce già da Bernard Berenson nel 1895, con la monografia Lorenzo Lotto. An Essay in Constructive Criticism; pubblicazione che appartiene pienamente a un’epoca nella quale la diffusione delle teorie psicoanalitiche freudiane invitava a una lettura più sfaccettata delle opere d’arte, specie dal punto di vista psicologico.
La mostra madrilena, oltre a porre in evidenza questo aspetto, offre al pubblico una serie di spunti meno noti, come l’importanza degli oggetti nei ritratti di Lorenzo Lotto in quanto riflesso della cultura materiale dell’epoca e il processo creativo sotteso alla realizzazione di questi capolavori. Un approccio al genere del ritratto che rivela la straordinaria abilità di Lotto nel restituire il clima di profondo cambiamento vissuto dall’Italia nel periodo rinascimentale.
[Immagine in apertura: Lorenzo Lotto, Ritratto matrimoniale (Giovanni Maria Cassotti e Laura Assonica?), c. 1523 – 1524, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum]